La festa del Corpus Domini è occasione per riflettere sul grande dono dell’Eucarestia che, dalla sera dell’Ultima Cena, si rinnova in ogni tempo e in ogni luogo.
Le letture della Messa accompagnano questa contemplazione attraverso due verbi: dire e dare.
Il re Melchisedek, nella prima Lettura, “dice” una preghiera di benedizione su Abram, e in lui, su tutte le famiglie della terra.
Nel Vangelo anche Gesù “dice” prima di “dare“.
Bene-dice cinque pani, e poi li dona perché siano distribuiti alla numerosa folla. E quei piani prodigiosamente si moltiplicano.
Ogni volta che si celebra l’Eucaristia Gesù stesso, per bocca e per mano dei suoi ministri prolunga quel suo gesto, continuando a “dirsi” e “darsi” nella sua parola e nella sua grazia.
Così anche noi che ci cibiamo del suo Corpo siamo chiamati a dire e dare Gesu, dicendoci e dandoci agli altri.
Commento all’omelia per la Solennità del Corpus Domini del parroco, Michele Fontana.